Axum e le croci copte: simboli tra terra e cielo

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In Etiopia, ogni singola pietra ha una voce propria, ogni simbolo una storia da raccontare. Ma è ad Axum, città sacra e antichissima (risalente al IV secolo a.C.) dove il tempo si piega per lasciare spazio al mistero e alla storia. Qui, nel cuore della cristianità etiopica, il passato e il presente si intrecciano come i disegni delle meravigliose croci copte, artefatti sacri che non sono semplici oggetti di culto, ma letteralmente un ponte tra mondi.

Viaggiare qui non significa solo visitare un bene protetto dall’UNESCO: è entrare in un universo spirituale dove la fede ha forme geometriche perfette, e ogni gesto si carica di significato. È un invito a rallentare, ascoltare e lasciarsi trasportare da una spiritualità antica, viva e vibrante. Un viaggio tra terra e cielo.

Un viaggio nella spiritualità dell’antico regno di Axum

Axum non è solo una città etiope, è una soglia. Tra storia e leggenda, tra cielo e terra, tra presente e futuro. Passeggiare tra le sue rovine e vicoli silenziosi è come sfogliare un libro antico, dove ogni simbolo ha una voce.

Axum è stata per secoli capitale di un potente regno africano e culla del cristianesimo etiope. È uno dei luoghi più sacri della chiesa ortodossa etiope e custodisce- secondo la leggenda- l’Arca dell’Alleanza. Ma Axum è anche la città delle croci copte, piccoli e preziosi frammenti di fede scolpiti nell’argento, nell’oro, nella luce.  

Axum e le croci copte: simboli tra terra e cielo

Le croci copte: non solo arte, ma preghiera

Queste croci non sono semplici oggetti: sono simboli vivi, strumenti liturgici, talismani che proteggono chi li indossa e racconta una storia profondamente consolidata nel presente.

I disegni geometrici, a volte sono così complicati da sembrare dei labirinti: ogni intreccio richiama l’infinito, la connessione tra il mondo terreno e quello spirituale. Le curve rappresentano l’infinito, le stelle indicano la luce divina e i cechi rappresentano l’armonia universale. Le croci non hanno solo un valore estetico ma fanno tesoro di un linguaggio antico e sacro, comprensibile solo da chi vive e conosce il significato profondo.

Nelle mani di un sacerdote, la croce diventa uno strumento di benedizioni. Appesa al collo è segno di appartenenza alla comunità. Anche nelle case si trovano queste piccole croci indossate con orgoglio e affetto, molte volte tramandate da generazione in generazione.

Ad Axum le croci ci sono dappertutto, nelle mani di un anziano, incise sui muri delle chiese, vendute da artigiani nelle lunghe strade polverose. Toccarla, sentirla tra le mani, guardare i numerosi dettagli è come toccare la fede di un intero popolo.

Axum. Tra archeologia e fede viva

Axum parla anche nel silenzio. Tra le colonne spezzate, le iscrizioni in ge’ez (lingua parlata in Etiopia fino al XIV secolo) e le pietre annerite dal tempo, sembra che il passato pulsi. Axum, una delle prime città cristiane, dialogava Roma, con l’Egitto e con l’Arabia. Qua il passato si sente ancora.

Il cuore della città è dominato dagli obelischi monumentali, steli scolpite con motivi architettonici che ricordano vecchi palazzi a più piani. La più famosa è la Stele di Re Ezana ed è il simbolo del passato e del regno axumita.

Ma Axum non è solo un museo all’aria aperta, È un luogo profondamente vissuto.  Ogni mattina, i pellegrini si raddurano alla chiesa di Santa Maria di Sion. È qua secondo la leggenda che si trovi l’Arca dell’Alleanza, portata in Etiopia da Menelik, figlio del re Salomone e della regina di Saba. Nessuno può vederla dal vivo, tranne un monaco che la custodisce con cura.

Sedersi su un muretto, mentre il sole sale lentamente tra le colline di Tigrai, e osservare un gruppo di donne pregare in cerchio. È in questo gesto capisci che Axum è una città che non si separa dal sacro quotidiano.

Axum e le croci copte: simboli tra terra e cielo

L’esperienza del viaggiatore consapevole.

Viaggiare qui ad Axum non significa solo visitare le antiche croci e gli steli, ma immergersi in una dimensione sacra tra simboli, silenzi e incontri e incontri che lasciano il segno. Perché chi vuole lentezza e autenticità, questo luogo è perfetto, perché offre qualcosa in più: connessione con l’anima di un popolo.

Con Viaggitribali, ogni tappa diventa un’occasione di ascolto e scoperta. Non si tratta solo di vedere e fotografare le croci e gli obelischi: si tratta di entrare in sintonia con chi quelle croci, le venera e l’indossa.

Il tempo di Axum, è diverso dagli altri. Non si corre. Si cammina piano, ci si ferma e si osserva. E così si impara la fede che non ha bisogno di parlare, si manifesta nei dettagli anche quelli più piccoli: in una croce passata in mano in mano, una candela accesa, in uno sguardo pieno di grazia.

È un'esperienza che richiede apertura, rispetto e silenzio. Ma chi sa accogliere queste cose, torna a casa cambiato. Con un cuore più leggero, e lo zaino pieno di ricordi nuovi.

Perché partire

Ci sono viaggi che ti fanno vedere luoghi. E poi ci sono viaggi che ti cambiano come vivi la vita.

Axum è uno di questi. Non ti accoglie con paesaggi mozzafiato o comodità turistiche, ma con una dignità silenziosa e rivela una profondità che si rivela solo se sai ascoltare con il cuore.

Partire per Axum significa mettersi in cammino verso una dimensione spirituale, dove ogni passo è un gesto di rispetto e ogni incontro una possibilità di crescita interiore. È un luogo che insegna senza nemmeno spiegare, che emoziona senza vantarsi, che ti segna-Come una croce incisa sulla memoria.

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